Ippocrate


 Ippocrate 

Nacque a Cos tra il 460 e il 370 a.C., fu un medico. Della sua vita si sa poco ma ci sono testimonianze giunte a noi da Aristotele e Platone.
La medicina come modello della scienza
Secondo Ippocrate è proprio nella pratica medica che "mano e intelletto" trovano un'integrazione, visto che per alleviare i dolori del paziente il medico deve mettere in pratica conoscenza teorica (dell'organismo, dei cibi...) e intervento concreto (farmacologico e chirurgico). Ippocrate visto che era un grande medico aveva pure una scuola di medicina che era la più importante dell'antichità. Nella scuola di Ippocrate veniva sottolineata l'importanza del metodo della scienze antica che consisteva nell'effettuare l'analisi empirica dei sintomi manifestati dal paziente, per poi procedere con l'attenta interpretazione razionale dei risultati dell'osservazione per trovare infine la terapia adeguata.
Una visione unitaria dell'organismo da curare 
La scuola ippocratica aveva come  merito principale  quello di non perdere mai di vista la totalità del fenomeno della malattia o della salute. Quando avveniva l'interpretazione della malattia del paziente il medico doveva tener conto della totalità dell'organismo del paziente tenendo conto sia dell'ambiente naturale che di quello etico-politico.
Per Ippocrate era importante l'anamnesi ovvero la ricostruzione della storia del paziente con il dialogo dialogo tra paziente e medico. Infatti per certe malattie mentali la terapia costituiva la liberazione di queste malattie causate da paure tramite il dialogo. era anche importante la prognosi ovvero la previsione sul decoro della malattia. Il compito della medicina era quello  di ristabilire l'equilibrio dell'intero organismo (paziente) attraverso la collaborazione tra medico e paziente.



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